Bonucci cosa farà dopo il ritiro? Le parole dell’ormai ex difensore

Leonardo Bonucci torna a parlare dopo il ritiro da calciatore professionista, si è parlato per lui di un impiego in nazionale. Cosa ha specificato?

Difensore centrale di grandissimo valore negli anni si è distinto soprattutto con la maglia della Juventus, ma anche con quella della Nazionale.

Bonucci sul futuro
Il futuro di Leonardo Bonucci (ANSA) Calciomarcato.it

Bonucci ha parlato a Eurocronache, commentando il cammino a Euro 2024 degli azzurri: “Con l’Albania mi erano piaciuti, facevano la corsa in più per i loro compagni. Dopo non so cosa sia accaduto, forse la sconfitta con la Spagna, per il modo in cui è arrivata, ha fatto crollare delle certezze. Per capire il perché uno ci deve stare dentro e viverlo. Senza dare colpa a nessuno, ma sicuramente l’Italia non era quella vista con la Svizzera”.

Sulle voci di un trasferimento in azzurro ha specificato: “Ho parlato con Gigi Buffon a Lipsia, le voci su di me con un ruolo in nazionale sono del tutto inventate. Adesso farò il percorso da allenatore a fine luglio a Coverciano, ma la mia idea è prendermi un po’ di riposo e godermi anche la famiglia”.

Bonucci e l’addio al calcio

Leo Bonucci ha parlato anche del motivo che l’ha portato a smettere di giocare: “Ho smesso perché dentro non avevo più il fuoco che mi alimentava e prima di andare a fare delle figure barbine in giro peri l mondo ho preferito smettere. Ho fatto un’esperienza, anzi due, all’estero che mi hanno riempito e dato le ultime risposte che cercavo. Ora sono a posto con me stesso”.

Bonucci ritiro
Bonucci cosa farà dopo il ritiro? (ANSA) Calciomarcato.it

In realtà Leonardo sta studiando da allenatore: “Mi ispiro ad Antonio Conte e Roberto Mancini. Conte scova nel tuo io più interiore la fame e la cattiveria, mentre Mancini ha fatto qualcosa all’Europeo del 2020 che nessuno poteva fare”.

Si sofferma poi sul futuro della Juventus e su Thiago Motta: “Credo che in questo momento se la Juventus voleva dare un nuovo progetto tecnico guardando al futuro sia stata la scelta migliore per quello che ha dimostrato al Bologna. Da giocatore ha vissuto grandi piazze: ovvio che la Juventus richiede, non ti da tempo di sbagliare e devi subito dimostrare. Il mio auspicio è che fin dall’inizio si riescano ad incastrare tutti i meccanismi in modo che questo nuovo modo di interpretare il calcio dopo tre anni vissuti come sappiamo, abbia un inserimento veloce nella testa perché tutti noi juventini vorrebbero rivedere la Juventus giocare, vincere e divertire”.

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