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Il Milan cerca il nuovo direttore sportivo: Furlani ha scelto il nuovo profilo

Il Milan dopo l’affare saltato con Paratici è alla ricerca di un nuovo direttore sportivo: Furlani ha già individuato il profilo giusto

Il Milan cerca il nuovo direttore sportivo: Furlani ha scelto il nuovo profilo (Ansa Foto) – Calciomarcato

Il Milan si trova ancora una volta a dover affrontare una rivoluzione tecnica, e questa volta il ruolo chiave da assegnare è quello del direttore sportivo. Dopo il deludente epilogo della trattativa con Fabio Paratici, il club rossonero ha deciso di ripartire da capo, e il nome che sta prendendo piede con forza è quello di Tony D’Amico.

La carriera di Tony D’Amico: un percorso che ha impressionato

Classe 1979, pescarese di nascita, Tony D’Amico è un ex calciatore che ha deciso di intraprendere la carriera dirigenziale dopo aver appeso le scarpe al chiodo. La sua carriera da calciatore non è stata di livello altissimo, con esperienze in squadre come Cavese, Foggia, Empoli e Lecco, ma la sua vera affermazione è arrivata dietro la scrivania.

Nel 2016, D’Amico ha iniziato a lavorare con l’Hellas Verona, dove ha fatto il suo ingresso nell’area scouting. Dopo soli due anni, la società gli ha affidato la direzione sportiva, e da quel momento sono arrivati i risultati.

Lavorando con un budget limitato, D’Amico è riuscito a compiere diverse operazioni di mercato brillanti, come l’acquisto di giocatori come Rrahmani, Amrabat, Kumbulla, e la valorizzazione di calciatori come Simeone e Barak. Le sue intuizioni, unite a una gestione oculata delle risorse, hanno consentito al Verona di fare plusvalenze cruciali per la sua stabilità finanziaria.

Nel 2021, D’Amico è approdato all’Atalanta, raccogliendo l’eredità di Giovanni Sartori, uno dei più rispettati direttori sportivi del calcio italiano. In questi anni, la sua capacità di lavorare su più fronti, tra scouting e gestione del mercato, gli ha permesso di contribuire al continuo successo del club bergamasco, tanto a livello nazionale quanto internazionale.

Perché il Milan punta su D’Amico?

Il profilo di D’Amico è quello che risponde perfettamente alle esigenze attuali del Milan. In primis, l’esperienza nel calcio italiano è un valore fondamentale: il club rossonero ha bisogno di qualcuno che conosca a fondo la Serie A e le dinamiche di mercato locali, e D’Amico ha ampiamente dimostrato di saper navigare in questo contesto con grande abilità.

Inoltre, il suo stile comunicativo discreto e basso profilo è apprezzato da Giorgio Furlani, l’attuale amministratore delegato del club rossonero, che sembra preferire un approccio più silenzioso ma decisivo, lontano dai riflettori.

Nonostante la sua giovane età (45 anni), D’Amico ha saputo costruirsi una solida reputazione come dirigente in grado di operare con grande efficacia, anche in situazioni di budget limitato.

Questo è un aspetto che, in un periodo di transizione come quello che sta attraversando il Milan, potrebbe risultare fondamentale. La società rossonera, infatti, ha bisogno di un ds che sappia come operare in un mercato complesso, dove le risorse non sono infinite, ma le ambizioni restano elevate.

Il contratto con l’Atalanta e le difficoltà di un possibile trasferimento

La questione più delicata riguarda però la sua attuale posizione all’Atalanta. D’Amico ha un contratto con il club bergamasco che scade nel 2027, il che complica il suo trasferimento al Milan. La famiglia Percassi, proprietaria dell’Atalanta, ha fortemente creduto nel suo lavoro, affidandogli le chiavi della gestione sportiva e portandolo a diventare uno dei dirigenti più apprezzati in Italia.

Il contratto con l’Atalanta e le difficoltà di un possibile trasferimento (Ansa Foto) – Calciomarcato

Al momento, non ci sono segnali che indicano una separazione imminente tra D’Amico e l’Atalanta, il che rende la situazione più complessa da gestire.

Nonostante ciò, il Milan non ha intenzione di abbandonare la pista D’Amico. Il club rossonero è alla ricerca di un nuovo direttore sportivo che possa risollevare le sorti della squadra, dopo l’epilogo della trattativa con Paratici. La prospettiva di un incarico al Milan potrebbe, per D’Amico, rappresentare una nuova e importante sfida professionale, ma sarà necessario prima risolvere le questioni legate al suo contratto con l’Atalanta.

In ogni caso, la figura di Tony D’Amico continua a essere una delle più quotate per il futuro del Milan. Resta da vedere se il club rossonero riuscirà a trovare una soluzione che permetta al dirigente di lasciare Bergamo e portare la sua esperienza e la sua visione al servizio del Diavolo.

Un nuovo capitolo, quindi, si sta scrivendo in casa Milan, e il nome di Tony D’Amico è uno dei più gettonati per prendere in mano il futuro sportivo del club.

Giancarlo Spinazzola

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Giancarlo Spinazzola

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