Tijjani Reijnders è finito nel mirino del Manchester City: Pep Guardiola ad ogni costo il centrocampista olandese ed è pronto ad un’offerta pazzesca

Chi ha guardato il Milan quest’anno, anche distrattamente, si sarà accorto di una cosa: tra alti e bassi, cambi in panchina e infortuni a raffica, uno dei pochi punti fermi è stato Tijjani Reijnders. Sempre presente, sempre lucido. Non ha mai avuto il clamore mediatico di altri, ma nel caos generale, lui è stato una bussola. Non sorprende che il club abbia deciso di blindarlo con un rinnovo fino al 2030, pochi mesi fa.
Un gesto forte, che sembrava parlare di progettualità e fiducia, ma che oggi può anche essere letto in modo diverso. Il Milan sta per chiudere un campionato senza qualificazione alla Champions — un danno non solo economico, ma anche simbolico — e in questi contesti, i giocatori più ambiti finiscono sempre sotto i riflettori del mercato. Reijnders non fa eccezione. Anzi, è in prima fila.
Guardiola lo vuole: il pressing del City è cominciato
Pep Guardiola ha deciso: Reijnders è un profilo perfetto per il suo calcio. La notizia gira da giorni, ma ora ci sono anche i primi contatti concreti tra Manchester City e Milan. Gli inglesi non vogliono aspettare l’estate inoltrata: puntano a chiudere tutto già a giugno, approfittando della finestra aperta in vista del Mondiale per Club. Il tempismo è tutt’altro che casuale.

La proposta è già pronta: 70 milioni, con la possibilità di salire a 75-80 con i bonus. Non poco per un giocatore arrivato dall’AZ Alkmaar nemmeno due anni fa e che, a bilancio, peserà meno di 13 milioni al 30 giugno 2025. Il Milan non è obbligato a vendere, ma è tentato. E l’eventuale partenza di Reijnders potrebbe diventare la prima tessera di un effetto domino pericoloso, specie se dovessero arrivare altre offerte per i big.
Dal canto suo, il centrocampista olandese non ha mai espresso la volontà di andare via. È legato al club, al progetto, ai tifosi. Ma restare indifferente a un corteggiamento come quello del City non è facile. Anzi, è quasi impossibile. Parliamo del club che domina la Premier, che gioca (forse) il calcio più affascinante d’Europa, e che gli offrirebbe uno stipendio ben superiore all’attuale.
Futuro incerto, cuore diviso
Il Milan ha davanti un bivio, e Reijnders con lui. Da un lato, c’è la voglia di ripartire costruendo attorno ai suoi migliori elementi. Dall’altro, la realtà di un mercato che non aspetta e di bilanci da sistemare. In un’estate che si preannuncia densa di cambiamenti — a partire dalla panchina — cedere Reijnders potrebbe significare fare cassa, ma anche perdere uno dei pochi veri leader tecnici della rosa.
La domanda, allora, diventa inevitabile: cosa pesa di più? La stabilità economica o la continuità tecnica? Reijnders ha dimostrato di poter essere un uomo squadra, non solo un regista preciso e moderno, ma anche uno che lotta, corre, copre. In mezzo a una stagione disordinata, lui ha dato equilibrio. E chi, in questo Milan in trasformazione, può davvero garantire lo stesso apporto? È il momento delle scelte. E non sarà facile per nessuno.