In Serie B sta accadendo di tutto: il colpo di scena è davvero clamoroso, ora non ci sono più conferme

Ti immagini prepararti per una sfida salvezza da dentro o fuori… e scoprire, all’improvviso, che tutto è stato rinviato? È quello che sta succedendo in Serie B, dove i playout 2024/2025, inizialmente previsti per il 19 e 26 maggio, sono stati sospesi a data da destinarsi.
Una decisione clamorosa, annunciata ufficialmente dalla Lega B, che però nasconde molto più di una semplice variazione di calendario. C’è un motivo preciso dietro questa frenata, e ha un nome: Brescia.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il club lombardo sarebbe a un passo da una penalizzazione di 4 punti per irregolarità nei pagamenti degli stipendi e dei contributi relativi ai mesi di dicembre, gennaio e febbraio.
In pratica, la società avrebbe cercato di coprire le imposte attraverso dei crediti fiscali inesistenti, forniti – stando a quanto sostiene la dirigenza – da una terza società ora sparita nel nulla. Il problema? Questo scossone cambierebbe la classifica finale e, con essa, il destino di più di una squadra: il Frosinone sarebbe salvo, mentre la Sampdoria scivolerebbe nei playout contro la Salernitana.
Il vero terremoto però non è solo sportivo, ma anche giudiziario. La Procura Federale ha dichiarato chiuse le indagini e ha fissato l’udienza per giovedì 22 maggio, data chiave per comprendere il destino del Brescia. La società guidata da Massimo Cellino si dice vittima di una truffa: avrebbe versato circa 1,4 milioni di euro a un intermediario per l’acquisto di crediti d’imposta che, secondo gli investigatori, non esistevano.
In questo scenario, Cellino non ha ancora parlato ufficialmente ma ha lasciato intendere di aver subito un raggiro. Una linea difensiva che dovrà essere sostenuta davanti al Tribunale Federale Nazionale, il famoso TFN, dove si giocherà la prima partita… legale.
La FIGC rivoluziona la classifica: cosa può accadere ora
E adesso? Se la sentenza sarà netta e confermerà la penalizzazione, la FIGC potrebbe decidere di far giocare i playout anche senza attendere eventuali ricorsi da parte del club.

Altrimenti, se ci saranno margini d’appello, si dovrà aspettare ancora. Uno scenario che lascia sospese anche le speranze delle squadre coinvolte: allenatori, giocatori e tifosi stanno vivendo giorni surreali, tra allenamenti al rallentatore e nervosismo crescente. Nessuno sa quando – e contro chi – si giocherà. Una situazione che alimenta tensioni, ma anche tanti interrogativi sulla gestione della giustizia sportiva in momenti così delicati.
È l’ennesimo capitolo di una stagione che sembrava già scritta, ma che rischia di cambiare volto all’ultimo minuto. Il calcio, si sa, è imprevedibile. Ma quando l’imprevedibilità arriva dalle aule giudiziarie più che dal campo, la frustrazione aumenta. E ci si chiede: fino a che punto è giusto che le sentenze arrivino dopo il fischio finale?
In attesa del verdetto sul caso Brescia, tutto resta fermo. Ma il tempo scorre, e con esso anche le speranze di chi non può far altro che aspettare una decisione che potrebbe valere una categoria intera. Intanto, i tifosi restano con il fiato sospeso. E tu? Come la vedi questa storia?