Per la Juventus si prospetta un’estate davvero molto intensa: il football director Giuntoli ha lasciato intendere i colpi per l’estate

Non servono misteri o indizi da decifrare, questa volta è tutto sul tavolo. Cristiano Giuntoli ha parlato chiaro, senza giri di parole: il mercato della Juventus non sarà una rivoluzione, ma un puzzle da completare con attenzione chirurgica. Lo ha detto con lucidità: “Vogliamo tornare in Champions e con pochi innesti fare il salto di qualità”.
Ecco, questo è il cuore del progetto. Non serve stravolgere, serve puntellare dove manca solidità. La partita decisiva contro il Venezia sarà più che una formalità: è un bivio economico e tecnico. Con la qualificazione alla prossima Champions League, cambiano i contorni delle ambizioni e, soprattutto, del portafoglio.
Giuntoli sogna in grande, ma lo fa con i piedi ben piantati per terra. I nomi che circolano? Uno su tutti: Victor Osimhen. Sì, quel tipo di profilo in grado di cambiare il volto di un reparto intero. Il sogno è difficile, ma non impossibile.
Juve, non solo Osimhen: ecco l’altro grande obiettivo
In mezzo al campo, l’idea suggestiva si chiama Sandro Tonali: un ritorno in Italia che avrebbe del clamoroso, ma che si scontra con ostacoli economici non indifferenti. Dietro, invece, si lavora a un rinforzo di esperienza, qualcuno che sappia guidare la linea difensiva con leadership e affidabilità.

Ma attenzione: oltre ai colpi da copertina, servirà anche sostituire chi partirà. Il mercato in uscita sarà tutt’altro che marginale, e condizionerà profondamente le manovre in entrata.
La parola d’ordine è equilibrio. Nessuna spesa folle, nessun azzardo fuori misura. L’obiettivo è costruire una rosa solida, con un’identità riconoscibile e una struttura che sappia reggere sia in Italia che in Europa. Igor Tudor, da parte sua, ha già espresso fiducia nell’organico attuale, convinto che, con tutti a disposizione, questa squadra possa competere ad alti livelli.
Giuntoli vuole aggiungere qualità senza compromettere la sostenibilità del progetto. Ma in un mercato sempre più folle, dove le logiche sportive e quelle finanziarie camminano a braccetto, riuscirà davvero la Juve a crescere senza snaturarsi? Forse la risposta non arriverà dai nomi in prima pagina, ma dalla coerenza delle scelte. E da quanto si sarà disposti a credere, davvero, in un progetto che guarda lontano senza dimenticare chi è la Juventus.