Il mercato degli attaccanti potrebbe presto diventare bollente: due animano le trattative, colpa di un “terzo” che può cambiare le carte in tavola
Ti sei mai chiesto come si incastrano certi affari di mercato all’ultimo respiro? Quando le ore scorrono veloci e le trattative si aggrovigliano tra sogni, clausole e telefonate infinite, succede che tre grandi club si ritrovano a giocare sullo stesso tavolo senza volerlo davvero.
Il calciomercato estivo si avvia alla conclusione, e in questo groviglio di nomi e strategie ci sono tre protagonisti: il Milan a caccia di un numero 9, il Napoli che deve colmare il vuoto lasciato da Lukaku e una Juventus che non sa ancora cosa fare con Vlahovic. Il finale è tutto da scrivere.
Non è un segreto: Rasmus Hojlund è sulla bocca di tutti. Il Milan lo studia da settimane, ci ha provato sul serio con il Manchester United e ha trovato un accordo di massima per un prestito oneroso con diritto di riscatto. Ma mancavano due tasselli chiave: la formula definitiva per l’acquisto e la volontà del giocatore di lasciare la Premier League, dove gioca per il club che tifa fin da bambino.
Nel frattempo, però, si è inserito il Napoli. Sì, perché con Lukaku ai box per infortunio e un investimento già importante su Lucca, i partenopei cercano un attaccante giovane, sostenibile e che non pesi sulle liste. Hojlund, classe 2003, rappresenta un’opzione perfetta: non occuperebbe uno slot over e arriverebbe in prestito, dando respiro ai conti e al progetto tecnico. E allora, se il Milan tentenna, De Laurentiis potrebbe bruciare le tappe.
E qui il cerchio si chiude, o forse si riapre. Perché se Hojlund dovesse davvero finire a Napoli, al Milan resterebbe da pescare la carta più ambiziosa di tutte: Dusan Vlahovic. Un’idea che non è mai uscita dal radar rossonero, anzi. Come ha rivelato Matteo Moretto sul canale di Fabrizio Romano, in via Aldo Rossi il nome dell’attaccante serbo continua a mettere tutti d’accordo.
La Juventus è disposta a trattare, anche perché trattenere un giocatore che guadagna 12 milioni netti l’anno senza un progetto chiaro diventa complicato. E la cifra richiesta per il cartellino non è insormontabile: si parla di 20 milioni di euro, pur di non generare minusvalenze. Il vero ostacolo è lo stipendio, perché il Milan ha un tetto salariale di 5 milioni. Ma qualcosa, dietro le quinte, si muove.
La società starebbe infatti valutando la possibilità di alzare quel limite, aprendo così la porta a un’operazione che sembrava fuori portata. Vlahovic resta il piano A, con caratteristiche ideali per Pioli e una voglia di rilancio che potrebbe sposarsi alla perfezione con il progetto rossonero. Le alternative – da Embolo a Jackson, passando per profili come Arokodare e Dovbyk – sono monitorate, ma nessuno, ad oggi, ha il peso specifico del serbo.
Il tempo stringe, e in un mercato dove le cose cambiano nel giro di un pomeriggio, ogni ora può fare la differenza. Il Milan troverà il coraggio di affondare su Vlahovic? Il Napoli anticiperà tutti per Hojlund? E la Juve, cosa sceglierà di fare con il suo numero 9? Le risposte arriveranno presto, ma la sensazione è che la vera mossa decisiva debba ancora essere fatta. E forse, proprio in questi intrecci, si nasconde la sorpresa dell’ultima notte di mercato, sempre più vicina.
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