Italia verso i Mondiali: cosa succede se si finisce secondi?

La vittoria larghissima della Norvegia contro la Moldavia per 11-1 costringerà quasi certamente l’Italia agli spareggi: quali sono le possibili avversarie degli Azzurri

I calciatori dell'Italia esultano dopo un gol
Italia verso i Mondiali: cosa succede se si finisce secondi? (Ansa Foto) – Calciomarcato

Hai presente quella sensazione quando tutto sembra andare bene, ma ti rendi conto che potresti dover passare per la strada più lunga? È un po’ quello che sta succedendo all’Italia nelle qualificazioni per i Mondiali 2026. La vittoria contro Israele ha riportato il sorriso, ma la Norvegia, con un Haaland in formato “mostro”, non lascia spazio a molte illusioni: 15 punti in cinque partite e una differenza reti che parla da sola (+21).

Gli azzurri inseguono con 9 punti in quattro gare, ma anche vincendole tutte (compresa quella di ritorno contro la Norvegia), potrebbero dover “accontentarsi” del secondo posto. E allora via con la possibilità più temuta: gli spareggi.

Come funzionano davvero questi spareggi?

Con il nuovo format a 48 squadre, l’Europa ha a disposizione 16 posti per i Mondiali. Dodici andranno alle vincitrici dei gironi, gli altri quattro si decideranno attraverso un playoff a 16 squadre. Ma non è una passeggiata: le 12 seconde dei gironi si uniscono a quattro nazionali “ripescate” dalla Nations League (ovvero quelle che hanno vinto il loro girone ma non sono arrivate né prime né seconde nel percorso classico).

Gennaro Gattuso in panchina
Come funzionano davvero questi spareggi? (Ansa Foto) – Calciomarcato

Il meccanismo è piuttosto semplice sulla carta ma spietato nella realtà: quattro percorsi a eliminazione diretta, ognuno con due semifinali e una finale in gara secca. E sì, tutto si gioca nel giro di dieci giorni, nella pausa tra il 23 marzo e il 1° aprile 2026. Una roulette che non perdona cali di tensione, episodi, rigori sbagliati o errori difensivi.

Da tenere d’occhio anche la differenza reti, che in caso di arrivo a pari punti fa tutta la differenza del mondo: viene prima della classifica avulsa e potrebbe pesare come un macigno. Non solo: in caso di ulteriore parità si guarda ai gol segnati, poi agli scontri diretti, ai cartellini e così via.

Chi potrebbe trovarsi contro l’Italia? Uno sguardo girone per girone

Proviamo allora a dare un’occhiata ai possibili incroci, facendo un viaggio veloce nei vari gironi. Non è un calcolo definitivo, ma offre un’idea di chi potrebbe complicarci la vita nei playoff.

Woltemade in azione con la Germania
Chi potrebbe trovarsi contro l’Italia? Uno sguardo girone per girone (Ansa Foto) – Calciomarcato
  • Girone A: situazione molto incerta. Germania e Irlanda del Nord a pari punti, ma la Slovacchia comanda. Una seconda classificata qui potrebbe essere ostica.
  • Girone B: la Svizzera è in vantaggio, ma occhio al Kosovo. Svezia e Slovenia inseguono. Non sembrano tra le più pericolose, ma nei playoff tutto può succedere.
  • Girone C: Danimarca e Scozia avanti, ma anche la Grecia non molla. Una tra queste potrebbe essere l’avversaria degli azzurri, e nessuna è facile da affrontare.
  • Girone D: la Francia vola, ma l’Islanda è in corsa per il secondo posto. Una squadra abituata ai match da dentro o fuori.
  • Girone E: Spagna al comando, Georgia e Turchia a giocarsi la seconda piazza. La Turchia, però, è crollata contro la Roja (0-6), e questo pesa parecchio.
  • Girone F: il Portogallo sembra imprendibile. Dietro, l’Armenia sorprende, ma ci sono anche Ungheria e Irlanda a dare battaglia. Gruppo equilibrato.
  • Girone G: sfida a due tra Olanda e Polonia. Probabilmente una delle due finirà ai playoff. E affrontare Lewandowski o Gakpo non è certo il sogno di nessuno.
  • Girone H: Bosnia e Austria si contendono il primo posto. Romania ancora in corsa. Anche qui, una seconda classificata tosta e organizzata.
  • Girone J: Macedonia del Nord sorprende, ma Belgio e Galles spingono forte. I Diavoli Rossi sembrano destinati a risalire, e sarebbero uno spauracchio nei playoff.
  • Girone K: l’Inghilterra domina. Dietro, Albania e Serbia si giocano tutto. Entrambe con elementi di qualità, entrambe difficili da inquadrare.
  • Girone L: sfida serrata tra Croazia e Repubblica Ceca. Una delle due finirà quasi certamente allo spareggio. E nessuno vuole incontrare Modric & co. in una gara secca.

Infine, non dimentichiamoci delle “ripescate” dalla Nations League. Tra queste ci sono squadre come San Marino e Moldavia, ultime nei loro gironi ma potenzialmente ancora dentro il giro degli spareggi. E poi Galles, Norvegia, Svezia: tutte mine vaganti in caso di mancata qualificazione diretta.

La strada dell’Italia verso il Mondiale del 2026 è ancora lunga e piena di incognite. L’ideale sarebbe evitare gli spareggi, ma se dovessimo passarci, servirà lucidità, esperienza e anche un pizzico di fortuna. D’altra parte, è anche da queste situazioni che si capisce di che pasta è fatta una squadra. Siamo pronti a soffrire ancora?

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