Il Derby d’Italia ha portato oltre alla sconfitta anche incertezze su Yann Sommer: come potrebbe cambiare la strategia della dirigenza tra Martinez ed il mercato

Succede sempre qualcosa quando cambia il vento. Magari non lo noti subito, ma c’è un momento esatto in cui ti accorgi che l’aria ha un altro sapore. Succede anche all’Inter, dove il ruolo di portiere – da sempre sinonimo di certezze e gerarchie granitiche – potrebbe vivere una piccola rivoluzione. Non oggi, forse nemmeno domani. Ma intanto qualcosa scricchiola. E tutto parte da Yann Sommer.
Sommer in difficoltà, Martinez alla finestra
Il portiere svizzero ha mostrato segni di cedimento nelle ultime uscite, in particolare contro la Juventus. Non è stato un disastro, certo, ma per uno con il suo curriculum – e la sua freddezza – anche un’ombra di incertezza fa rumore. E il fatto che il suo contratto scada a giugno 2026 cambia le prospettive: Sommer resta un professionista affidabile, ma l’idea di un futuro senza di lui inizia a prendere forma concreta.

Ed è qui che entra in gioco Josep Martinez. Acquistato dal Genoa per circa 13,5 milioni, lo spagnolo ha vissuto per mesi ai margini, stretto tra le scelte di Inzaghi e le esigenze di rotazione. Ma quando è stato chiamato in causa, ha risposto presente.
L’ultimo esempio? La trasferta europea contro il Feyenoord: una gara solida, portata a casa con un clean sheet e la sensazione che il ragazzo abbia spalle larghe e riflessi pronti. Non è la prima volta: anche a Bruges, con la maglia del Lipsia, si era distinto con un’altra prestazione da incorniciare in Champions League.
Martinez non è più solo un’alternativa di comodo. È una presenza concreta, un’opzione credibile. E se Sommer dovesse continuare a vacillare, la tentazione di provare una nuova strada diventerebbe più di una semplice suggestione.
Il mercato incombe: casting aperto per il dopo Sommer
L’estate 2025 si annuncia già calda in casa nerazzurra, almeno per quanto riguarda il ruolo di numero uno. Se è vero che Chivu – e il club – vogliono testare Martinez, è altrettanto vero che l’Inter si sta guardando attorno. I nomi più gettonati? Due profili che conoscono già il calcio italiano: Zion Suzuki, rivelazione del Parma, e Elia Caprile, ora al Cagliari dopo la parentesi con il Napoli.
Giovani, promettenti, e – soprattutto – futuribili. Una linea chiara, quella che guarda avanti, con l’obiettivo di non farsi trovare impreparati al momento dell’addio di Sommer.
Ma prima di affacciarsi sul mercato, l’Inter farà un passaggio interno. C’è bisogno di capire se Martinez può davvero raccogliere l’eredità. Non solo con qualche presenza sporadica, ma con la pressione vera di chi deve guidare la difesa in Serie A e Champions. È una valutazione che va fatta adesso, nel mezzo della stagione. Non si può aspettare la fine dell’anno per fare scelte cruciali.
Un dato: con Martinez titolare, l’Inter ha perso solo una partita su dieci. Numeri che parlano, anche se da soli non bastano. Ma nel contesto di una squadra che ha preso sei gol in due gare, cambiare qualcosa tra i pali può diventare anche una mossa psicologica, oltre che tecnica. A volte mescolare gli ingredienti è l’unico modo per cambiare sapore alla ricetta.<!– Classifica aggiornata Serie A –>
Un bivio inevitabile: fiducia o rivoluzione?
L’Inter si trova davanti a un bivio non banale. Continuare a puntare sull’esperienza, sperando che Sommer ritrovi stabilità, o aprire le porte a una nuova era tra i pali. E chissà che, nel mezzo, non emerga la vera identità di Martinez. Lo spagnolo ha tutto per diventare protagonista, ma serve coraggio. Da parte sua, certo, ma anche da parte di chi fa le scelte.
È l’inizio di una transizione? Forse. Ma è anche l’occasione per ripensare un ruolo chiave, con uno sguardo che non si ferma a giugno ma va oltre. Tra i giovani portieri italiani e le sorprese già in casa, l’Inter sta iniziando un viaggio delicato. La domanda è: lo farà con lo stesso capitano di sempre o darà il timone a un volto nuovo?