Max Allegri si prepara allo scontro diretto con la Roma con una formazione in totale emergenza: attacco falcidiato, la scelta del tecnico
Chiudete gli occhi un attimo e immaginate la scena: è domenica, San Siro, la tensione sale e l’avversario è di quelli tosti. Eppure, il AC Milan si presenta con la rosa ridotta all’osso, senza tanto margine di manovra. La parola emergenza non è mai stata così calzante.
Negli ultimi giorni, la sosta delle nazionali ha portato con sé più danni che benefici: contusioni, affaticamenti, fastidi muscolari che non consentono manovre brillanti. In particolare, la situazione degli attaccanti preoccupa. Rafael Leão continua a avvertire un problema all’anca che ne limita lo scatto, causa peraltro della sostituzione all’intervallo contro il Pisa.
Santiago Giménez, fuori causa per una botta alla caviglia, è costretto al lavoro differenziato. Il risultato? Il reparto offensivo è in bilico.
In mezzo all’emergenza, però, spunta uno spiraglio: Christian Pulisic, dopo l’affaticamento al flessore della gamba destra, sta migliorando e punta almeno ad essere convocabile per la panchina nella super-sfida di domenica. Un piccolo barlume di speranza per un reparto che avrebbe bisogno di ben altro.
Con Leão e Giménez in dubbio, l’allenatore Massimiliano Allegri si trova obbligato a rivoluzionare le rotazioni. Le certezze non sono molte: il rientro di Rúben Loftus‑Cheek dà un po’ più di respiro a centrocampo, la guarigione di Pervis Estupiñán sulla fascia laterale offre una via di fuga, ma nel reparto d’attacco le alternative sbattono contro il muro della quantità ridotta.
Il tandem inedito che si profila vede proprio Loftus-Cheek sulla trequarti, a supporto di Christopher Nkunku: due elementi recuperati che potrebbero addirittura partire titolari, per sopperire ai forfait (o alle mezza presenze) dei compagni più “storici”. I tifosi lo sanno: quando la rosa è corta, la vera qualità viene fuori e la pressione diventa ancor più alta.
I prossimi due allenamenti diventano dunque cruciali per capire se almeno uno tra Leão e Giménez riuscirà a stringere i denti. Qualcuno dovrà fare un passo avanti e assumersi responsabilità: in un match così delicato, ogni scelta conta.
Alla fine, il destino di quella domenica non sarà solo scritto dal numero dei giocatori in campo, ma da quanto ciascuno riuscirà a stringere i denti, spingere oltre il dolore e reagire. E voi, cosa vi aspettate da questo Milan in emergenza? Sarete pronti a tifare anche “contro” i numeri per divertirvi sul colpo d’azzardo della squadra?
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