Un incontro al corso da direttore sportivo svela una prospettiva concreta sulla gestione del gruppo. Idee chiare, esempi reali e una domanda da portarsi a casa
A Coverciano, le aule diventano luoghi di apprendimento vivi, dove il rumore dei passi racconta la ricerca di un comando efficace, che non necessita di alzare la voce. Il corso da direttore sportivo si rivela non come un semplice trasferimento di conoscenze, ma come un vero e proprio esercizio di pragmatismo, che si basa sull’ascolto, sulla valutazione e sulla decisione.
Una lezione, in particolare, ha suscitato grande interesse, portando in aula l’esperienza diretta del campo, dove ogni errore ha un peso specifico e ogni scelta risuona prima nello spogliatoio e poi sui social. Il programma della FIGC pone l’accento sulla necessità per i futuri direttori sportivi di saper gestire non solo un budget e un organico, ma anche un progetto tecnico, enfatizzando soprattutto l’importanza della leadership e della gestione del gruppo.
Questi non sono visti come capitoli isolati, ma come l’essenza stessa del ruolo. Il direttore sportivo moderno è chiamato a costruire contesti, non solo squadre, selezionando allenatori compatibili, tutelando i giovani talenti e bilanciando ambizione con sostenibilità.
Durante la seconda parte dell’incontro, Gianluigi Buffon, noto capo delegazione della Nazionale, ha condiviso la sua ricca esperienza, sottolineando l’importanza della coerenza, della semplicità e della cura dei dettagli nella leadership. La sua credibilità, guadagnata negli anni, dimostra che non è necessaria la retorica, ma è fondamentale essere coerenti con quanto si afferma.
Tra i concetti chiave emersi, si evidenziano l’importanza dell’ascolto attivo, che supera il semplice monologo, la necessità di chiarezza, soprattutto nei momenti di caos, e il valore della cultura del “noi”, costruita su regole chiare e applicate equamente. Buffon ha inoltre sottolineato come la gestione delle aspettative sia cruciale, specialmente sotto pressione, dove i gesti assumono un significato più forte delle parole.
Per gli studenti di Coverciano, il messaggio è chiaro: oltre alla tecnica, è la qualità delle relazioni a fare la differenza. La leadership si manifesta attraverso azioni quotidiane, come la puntualità, la definizione delle priorità e la protezione dei membri del gruppo nei momenti difficili. Questi comportamenti sono fondamentali per costruire e mantenere la credibilità all’interno del team.
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